ITALIA – Il Colosseo tra le sette meraviglie del mondo

Nella notte del 7 luglio 2007, a Lisbona, il celebre monumento romano è stato proclamato con altri sei siti eccezionali del pianeta ‘Nuova Meraviglia’ del mondo dopo un sondaggio universale promosso dal cineasta svizzero-canadese Bernard Weber, cui hanno partecipato 100 milioni di persone di tutti i continenti secondo gli organizzatori.

Con il Colosseo sono stati eletti Nuove Sette Meraviglie del Mondo, la Grande Muraglia cinese, l’antica città giordana di Petra, la Statua di Cristo Redentore di Rio de Janeiro in Brasile, le Rovine Inca di Machu Picchu in Perù, la Piramide Maya di Chichen Itza in Messico, e il Taj Mahal (India). La proclamazione delle ‘Nuove Sette Meraviglie’ è stata fatta durante un megaspettacolo nello stadio Luz, i cui diritti sono stati venduti a decine di emittenti, con un pubblico potenziale di 1,6 miliardi di spettatori. La data, il 07/07/07 , ovviamente non è stata scelta per caso: tutti sette come appunto le ‘Nuove Sette Meraviglie’.

Il Colosseo, denominato dagli antichi Romani “Anphitheatrum Flavlum”, fu costruito dall’Imperatore Vespasiano, nel 72 d.c. circa, e inaugurato da suo figlio Tito nell’80 d.c.
L’edificazione avvenne nell’area occupata dall’enorme palazzo di Nerone, la Domus Aurea, costruita dopo il grande incendio di Roma del 64.

Nelle vicinanze era presente una statua colossale di Nerone, dal quale la leggenda vuole che derivi il nome Colosseo. Dopo l’uccisione di questo imperatore la statua venne rimodellata per raffigurare Sol il dio del Sole, aggiungendo l’appropriata corona solare. Il Colosso venne quindi spostato dalla sua originale collocazione per far posto al tempio di Venere e Roma sotto Adriano.

La struttura originale doveva essere molto particolare: per i regni di Vespasiano e di Domiziano sono note all’interno del Colosseo delle naumachie, cioè delle battaglie navali. Questo può significare che originariamente la pavimentazione del Colosseo doveva essere tale da consentire una grande portata d’acqua, magari proprio mantenendo l’originale stagno nato per la casa di Nerone.

….Nel corso del giubileo del 1675 assunse il carattere di luogo sacro in memoria dei molti martiri cristiani qui condannati al supplizio e nel 1744 Papa Benedetto XIV lo consacrò alla passione di Cristo e vi fece costruire le 15 tappe della Via Crucis, in memoria dei martiri cristiani sacrificati nell’arena.

In seguito ai dissesti strutturali si ebbero i primi restauri: speroni a sostegno delle estremità rimaste in piedi della facciata furono costruiti nel 1807 ad opera di Raffaele Stern e nel 1827 da Luigi Maria Valadier, che ricompose nella nuova opera parte delle strutture già crollate. Altri restauri nell’interno si ebbero tra il 1831 e il 1846. Contemporaneamente si iniziò  a liberare il monumento dall’interro con gli scavi diretti da Carlo Fea nel 1811 e 1812 e con quelli di Pietro Rosa (1874-1875).
Nel 1938 e 1939 furono completamente scavate le strutture sotterranee dell’arena, in parte alterate dalle ricostruzioni.

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